Solvej Balle – Il volume del tempo 1.
È il 18 novembre e Tara sta per iniziare la sua giornata che la vede (o dovrebbe) addentrarsi in un’uggiosa Parigi, a casa c’è Thomas suo marito che la attende e presumibilmente vive il suo tempo e la sua giornata.
Tuttavia questo incipit continua a ripetersi in maniera ossessiva giorno dopo giorno, Tara è intrappolata in un tempo rotto e sembra essere l’unica ad averne coscienza, tra queste pagine vediamo il suo tentativo di razionalizzare, di dare forma alle giornate e riplasmare in qualche modo quella che era la vita che era abituata a vivere prima di quel 18 novembre, cercando di spiegarlo al compagno e rimanendo però di volta in volta stupita dai fenomeni paradossali e paranormali che si collegano alla realtà che sta (e stanno) vivendo da quando il tempo sembra essersi rotto.
Ho apprezzato molto questo primo volume della saga e sono pronta a collegare i vari tasselli di libro in libro. Oltre alla materia narrata che è di per sé avvincente, lo stile di scrittura e la forma, sostanzialmente diaristica della narrazione contribuiscono ad agevolare la lettura che catalizza l’attenzione di chi legge pagina dopo pagina, per quanto si tratta di uno stesso giorno ripetuto in loop questo si arricchisce di dettagli e intuizioni che si stratificano col passare dei giorni.
Essendo il primo di una saga non so ancora quale sarà la direzione che l’autrice prenderà ma, per ora, sono positivamente colpita e prossimamente mi dedicherò anche al secondo volume!
Ringrazio la casa editrice per l’omaggio e ti rimando al mio Instagram per avere contenuti quotidiani sulle mie letture.