Irene Graziosi – Il profilo dell’altra
Nuova uscita del 2022 per “Edizioni e/o” il romanzo di Irene Graziosi, “Il profilo dell’altra” ha destato parecchia attenzione tra i lettori, se ne è parlato molto e, nel suo piccolo, ha generato un’ondata di interesse non indifferente; anche io l’ho letto, a pochi giorni dalla sua uscita.
Cercherò ora di sintetizzare il mio pensiero in merito a questo libro.
“Il profilo dell’altra” racconta, tra le altre cose, il mondo dei social e mette in luce quello che un po’ tutti sappiamo: ovvero che i social sono, spesso, un luogo dove è più importante essere performativi che realmente interessati verso l’argomento su cui si sta esprimendo un’opinione, è come se ci fosse una facciata che impone che tu dica sempre la cosa più giusta e inclusiva al momento più adatto; non esprimersi equivale a stare dalla parte “sbagliata” della conversazione. Tutto ciò restituisce un’immagine del mondo completamente distorta e fallata, che tende a polarizzare gli animi su opinioni nette e ben definite che, sappiamo bene, nella realtà vibrano invece di diverse sfumature.
Sono riflessioni su cui, da diverso tempo, mi trovavo io stessa a riflettere e Graziosi ne fa la materia del romanzo, servendosi di una protagonista (che può apparire insopportabile, ma io ho amato proprio per il suo modo di essere) che attraverso i suoi pensieri pungenti e talvolta cattivi non risparmia nessuno. Tendenzialmente apatica e disinteressata, con una forte ironia, Maia, si troverà a lavorare per una influencer molto famosa, Gloria.
Come dicevo, la protagonista è stata una delle cose che ho preferito maggiormente: ben caratterizzata e con una voce differente rispetto a quelle cui ci ha abituato certa narrativa contemporanea.
Parlando di riflessioni che il libro innesca e indagine dei rapporti umani non si scende così tanto nel profondo come mi aspettavo, e questo libro non ci dice, di fatto, nulla di nuovo sul nostro modo di vivere i social, probabilmente mi aspettavo di più e queste sono le principali debolezze del romanzo. Nonostante questo la ritengo una lettura piacevole merito anche della prosa ricercata ma non artefatta, in generale è un libro che si lascia leggere con tranquillità e, durante il tempo di lettura, tiene vivo l’interesse, quindi niente male!
L’hai letto? Ne avevi mai sentito parlare? Se vuoi scambiare qualche parere in merito ti aspetto qui!