Haruki Murakami – Norwegian wood
Norwegian wood è un libro estremamente triste, cupo e malinconico. A lettura terminata ho sentito il bisogno di staccare un po’ dai libri e di liberare la mente per pensare a qualcosa di diverso, non fraintendetemi mi è piaciuto molto e so che è destinato ad essere uno di quei libri che ricorderò abbastanza bene anche a distanza di molto tempo. Le tematiche che affronta sono però molto forti.
La storia è narrata attraverso un lungo flashback in cui il protagonista narratore racconta i suoi anni di formazione tra i 17 e i 20, un arco di tempo in cui per tutti accadono moltissimi eventi e l’individuo si modifica rapidamente in un tempo relativamente breve.
Gli eventi che si trova ad affrontare Watanabe, sono irrimediabilmente legati alla morte e alla vita e al filo sottile che le collega, durante il libro vengono spesso fatte delle riflessioni interessanti riguardo la morte e la depressione.
A tutto si aggiunge il dramma dell’amore: potente, intenso e resistente ma al tempo stesso labile e destinato a non potersi attuare nella realtà, Watanabe si trova fondamentalmente ad amare contemporaneamente due persone e per questo si strugge profondamente, per giungere ad un epilogo sicuramente interessante che potrebbe non accontentare tutti ma mi verrebbe da dire che questa storia non avrebbe potuto risolversi diversamente.
Questo libro mi è piaciuto davvero tanto e spesso mi ha fatto commuovere e venire tristezza e angoscia; oltre quello che vi ho raccontato ci sono anche altri eventi importanti che non voglio anticiparvi, se vi andasse di immergervi in questa storia partite ben equipaggiati perché non si tratta di un libro semplice da affrontare per quanto la scrittura di Murakami mi abbia colpita molto, l’ho trovata gradevole e scorrevole, mi sono piaciuti anche i dialoghi di cui il libro abbonda.
Era il mio primo incontro con l’autore ma credo di aver capito che gli altri suoi libri si discostano abbastanza dall’universo di Norwegian wood, in ogni caso ho trovato una prosa realmente bella e scorrevole seppur ricca di descrizioni dettagliate, un punto a favore, per me è la sua capacità di raccontare delle scene che si palesano come delle immagini vivide nella mente del lettore.
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