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Goliarda Sapienza – L’arte della gioia

foto del libro su un prato di margherite

Modesta è una grande personaggia perché è libera e la sua bellezza sta in questo, forse al giorno d’oggi parlare di donne libere sta quasi diventando macchiettistico, ma pensare che questo libro, già completo nel 1976, per anni è stato bistrattato da ogni editore italiano e relegato a qualcosa di non importante, volgare, frivolo è sicuramente indice della sua portata rivoluzionaria anche per un’epoca, tutto sommato, recente.

Modesta è “na carusa tosta“, una che non le manda a dire e che segue ciò che vuole anche a scapito di cosa questo possa comportare, per questo dico che è libera e la libertà è, probabilmente, la cosa che più si respira tra queste pagine insieme all’amore e alla voglia di scoprire il proprio corpo e quello delle altre persone, indipendentemente dal loro sesso: arte della gioia.
Il percorso di scoperta del proprio piacere e della propria sessualità che non viene bloccata da nessun limite ci porta a seguire il processo di scoperta dell’arte della gioia di una protagonista, per me, indimenticabile e di grande ispirazione. Spero di tenere sempre con me il ricordo di Modesta.

Questo libro ha una narrazione che si prende comodamente tutto il tempo che è necessario, forse avrei apprezzato se fosse stato più corto di un centinaio di pagine.
Seguiamo un percorso di crescita e formazione che va in parallelo con la Storia, cosa che apprezzo sempre moltissimo e ricerco nelle mie letture questo intreccio perché è impossibile pensarsi fuori dalla Storia.

Sento di non voler aggiungere altro su questo testo, vorrei che a parlare sia lui, vorrei che sempre più persone lo leggessero e condividessero per un po’ la strada della loro vita insieme a Modesta. Lo consiglio con tutto il cuore, se vuoi continuare a pralrlarne e leggere i contributi di altri lettori e lettrici ti aspetto su Instagram dove si accende sempre un vivo scambio.